lunedì 30 aprile 2018

Indovina, indovinello: a chi non va bene la legge che la Croce sia esposta in tutti gli edifici pubblici della Baviera?

Il Presidente dei Vescovi Tedeschi si è espresso in modo autoritario ed intollerante contro la decisione votata  martedì scorso dal Governo bavarese guidato da Markus Söder (Csu) di appendere la Croce in tutti gli edifici regionali. 

Sulla pagina web dei vescovi tedeschi, katholisch.de (25 aprile) si legge che lo stato sia "secolare" e "neutrale" [ma difende con forza la fortissima tassa -inattuabile per tante  famiglie povere- per la loro Chiesa sponsorizzata dallo Stato].

Inquietante l'avversione del Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, contro quella legge del Governo Bavarese conferma la volontà di recidere le "radici cristiane" dell'Europa con tanta forza difese da San Giovanni Paolo II.  

Le foto ci ricordano che proprio nell'ottobre 2016, il cardinale Marx di Monaco, Baviera, aveva rimosso la sua croce pettorale mentre era in visita alla 'Cupola della roccia' a Gerusalemme, in segno di "rispetto" nei confronti del "collega" ospitante islamico.
«Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?» ( Passione di NSGC secondo Matteo)


 

Cardinale anticlericale Marx combatte ancora contro il crocefisso


L'anticlericale cardinale di Monaco, Reinhard Marx, parlando al quotidiano oligarchico Süddeutsche ha condannato ancora la decisione del primo ministro della Baviera (Germania), Markus Söder, di appendere crocefissi in tutti gli edifici

pubblici. ( Che da qualche giorno è Legge.N.d.R.)

Secondo Marx, questa decisione ha causato "divisione, agitazione, conflitto" – come se la croce avesse mai causato qualcos'altro.

Ha insinuato che la croce fosse usata "solo" come simbolo culturale, "espropriando" così la croce "in nome dello Stato."

Il segretario generale della CSU, il partito di maggioranza in Baviera, ha dichiarato che le critiche alla decisione sono una "alleanza empia di nemici della religione e di rinnegati."

Fonte: Gloria TV QUI