martedì 21 marzo 2017

False visioni e false profezie: il discernimento spetta soltanto al Magistero della Chiesa!

La nostra fede è fondata sulla roccia:  il Vangelo di Gesù e l'insegnamento immutabile del Santo Magistero della Chiesa.
Gli scritti dei Santi, dei Beati , delle buone donne e dei buoni uomini morti in concetto di santità sono un buon sostentamento spirituale per ogni cristiano. 
La Chiesa cattolica definisce in modo molto chiaro (CCC 65,66) che la rivelazione pubblica, ufficiale, è finita ed è quella raccolta nei libri canonici della Bibbia. 
...
Ciò non impedisce che ci siano rivelazioni private (CCC, 67) che non migliorano né completano la Rivelazione definitiva di Cristo ma possono aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica. 

Ciò vuol dire che possono esserci libri ispirati ma non canonici. ( QUI )
La Provvidenza ci ha fatto oggi conoscere quel che il Magistero della Chiesa ha stabilito nel lontano 2004 circa la cosiddetta "Profezia dei due papi" attribuita alla beata Anna Caterina Emmerich.
Dopo l'abdigazione di Benedetto XVI e l'elezione di Papa Francesco si è scritto e si è letto fin troppo su questa cosiddetta "profezia" che noi non abbiamo MAI citato su questo blog.
Lo facciamo oggi perchè abbiamo ricevuto una specie di "segno" dalla Divina Provvidenza : portare alla conoscenza dei nostri Lettori quel che il Magistero della Chiesa nel 2004 ha sentenziato in merito.
AC
 
PROFEZIA “DEI DUE PAPI”

La “profezia dei due papi” è tratta dagli scritti della beata Anna Caterina Emmerich.
Qualche tradizionalista sostiene che tale “profezia” riguarda la Chiesa dopo il Concilio Vaticano II e, in particolare, il rapporto tra Papa Francesco e Benedetto XVI.
Il testo dimostra chiaramente che questo è del tutto falso: innanzitutto, le parole trascritte della Emmerick non sono una profezia, ma una visione.
Sappiamo inoltre che dal 1819 fino al giorno del suo trapasso, nel 1824, la Emmerick dettò le sue visioni al poeta romantico Clemens Brentano, che trascrisse quanto diceva seduto al capezzale della beata: ciò mette ulteriormente in guardia dall’interpretare a piacimento tali rivelazioni private. 
Occorre cautela nel fare parallelismi pericolosi nell’ambito di un discernimento che spetta soltanto al Magistero della Chiesa!

La visione della Emmerick riguarda la situazione della Chiesa nel XIX secolo, e sono identificati i due papi: Bonifacio IV, che regnò nel 608-615 e Pio VII, regnante nel 1800-1823.
I passaggi rilevanti sono questi: «Poi ho avuto una visione meravigliosa. 
Roma mi è apparsa improvvisamente nei primi tempi … ho visto un Papa e un imperatore il cui nome non conoscevo. 
Non riuscivo a trovare la mia strada nella città, anche le cerimonie sacre; eppure le ho riconosciute come cattoliche […]. 
Quando avevo assistito a questa visione, anche nei più piccoli dettagli, ho visto ancora una volta l’attuale Papa (Pio VII) e la chiesa buia del tempo a Roma. 
Sembrava essere una grande, vecchia casa come un municipio con colonne di fronte… [questa descrizione si adatta ad un tempio massonico di quel tempo, nda]. 
Poi ho visto la connessione tra i due papi e i due templi […]. 
Il quadro era favorevole ai primi tempi, perché in loro l’idolatria era in calo, mentre a nostri giorni è proprio il contrario» (da “La vita e le rivelazioni di Anna Caterina Emmerick completi”, p. 277 e segg.).

Il card José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, ha ritenuto non autentici gli scritti attribuiti alla Emmerick: «La beata (Anna Katharina Emmerick, 1774-1824) ci ha lasciato di sicuro solo tre lettere. 
Gli altri scritti, che le vengono erroneamente attribuiti, hanno diversa origine: le “visioni” della Passione di Cristo furono annotate, rielaborate con grande libertà e senza alcun controllo, dallo scrittore tedesco Clemens Brentano (1778-1842) e vennero pubblicate nel 1833 con il titolo: “L’acerba passione di nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”. 
Pertanto, le opere in discussione non possono considerarsi né scritte né dettate dalla Emmerick e neppure autentiche trascrizioni delle sue affermazioni e delle sue narrazioni, ma un’opera letteraria del Brentano e con tali ampliamenti e manipolazioni che è impossibile stabilire quale sia il nucleo vero e proprio da potersi attribuire alla beata. 
Ne consegue che gli scritti in questione non sono lo specchio verace del pensiero e delle esperienze mistiche della monaca agostiniana. 
Le singole affermazioni, sia quelle che esprimono una sana religiosità, sia quelle che presentano stranezze e sentimenti antisemiti, sono scaturite dalla creatività e dalla fantasia artistica del Brentano» (J.S. Martins, in L’Osservatore Romano, 7/10/2004).

Fonte: Aleteia

Foto: Bolognola ( Macerata) : Campane orfane della Chiesa e del campanile  dopo il sisma del 26 e del 30 ottobre 2016. ( foto gennaio 2017) Chissà se esiste anche una "profezia" sul terribile dramma del terremoto del 2016 che ha distrutto tante chiese nel Centro Italia...

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