giovedì 23 febbraio 2017

Tempo dello scontro finale: la Santissima Eucaristia e la devozione Mariana contro la falsa-chiesa

E' stato profetizzato che per compiacere i perversi errori dottrinali dei protestanti e dei modernisti le forze del male   tenteranno di eliminare la Presenza Reale e il Santo Sacrificio della Messa: cambiamenti camuffati e  nascosti nel fiume prorompente dei bla-bla-bla che si riversa nello stagno infingardo dell'eresia.
E' in corso l'avanzata, nascosta ma aggressiva, camuffata ma violenta, dell'anti-chiesa con l'intento di cambiare tutto ciò che è cattolico e trasformarlo in qualcosa di indefinito...
Il nuovo mostro, con le celate sembianze gnostiche-illuministiche, potrebbe essere la "super-chiesa" dove tutto va bene, tutto è pacifico e tutto è generico...
Di fronte la concreta minaccia di un attentato alla Santissima Eucaristia mediante una, seppur parziale, motifica della formula Consacratoria che rende il pane e il vino veramente e realmente CORPO E SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO e al diabolico tentativo di rendere inefficace il Santo Sacrificio dell'Altare, dobbiamo rinunciare ad ogni forma di inutile diplomazia per combattere con le armi della fede contro il tentativo della falsa-chiesa di privare i credenti della Santissima EucaristiaBene più prezioso che la Chiesa e i credenti posseggono!
Rafforziamo la nostra Fede cattolica che ci è stata donata leggendo cosa sono:


I sette peccati contro l’Eucarestia

Perché sia salda la chiarezza della fede nella Presenza eucaristica e indiscussa la fedeltà a tale Presenza, ricordiamo la denuncia già fatta dei sette peccati contro la Santissima Eucaristia.

1. Non creder nella Messa come sacrificio, ma celebrarla solo come convito fraterno, come invito alla festa e alla gioia, non alla
preghiera e di ringraziamento e alla penitenza.

2. Negare la partecipazione all’offerta cruenta della Croce sacramentalmente rapresentata sull’altare nella celebrazione di ogni messa.

3. Non credere che le parole della consacrazione producono la vera, reale, sostanziale presenza di Gesù Cristo sotto le specie eucaristiche, ritenendo tale presenza solo simbolica.


4. Non curarsi di briciole e frammenti del pane consacrato caduti durante la celebrazione, non considerandoli più materia del sacramento.

5. Non inginocchiarsi durante la Consacrazione, né davanti al tabernacolo, poiché l’Ostia sarebbe solo un simbolo e non il vero Corpo di Cristo.

6. Giudicare superflua la Confessione sacramentale prima di comunicarsi, anche in stato di peccato mortale, perché sarebbe sufficiente amare Cristo, fidarsi dei suoi meriti e rimettersi alla misericordia del Padre. Con la conseguente moltiplicazione dei sacrilegi.

7. Ritenere che basti la recita del Confiteor per ottenere il perdono dei peccati mortali, dimenticando che Gesù ha detto ai suoi apostoli: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete resteranno non rimessi” (Gv. 20)

Fonte: Muniat intrantes