martedì 1 novembre 2016

L'inter-comunione (cattolica/luterana) confonde lo sguardo su Dio con lo sguardo sull'uomo

Come ormai nostra consolidata conseutudine pubblichiamo un intervento di un Teologo che  ha commentato argutamente l'avvicinarsi dello spettro della considdetta "inter-comunione" fra Cattolici e luterani.
La foto (presa dallo stimato organo d'informazione maceratese - Cronache Maceratesi - ) mostra un piccolo segmento della tragedia che stanno  vivendo in questi giorni le popolazioni dell'Umbria e delle Marche a causa dell'inaudita ripetizione di continue scosse di terremoto.

Esattamente come il sisma, progressista e modernista,  che sta demolendo, piano dopo piano, l'edificio ecclesiale cattolico.
Prima o poi un eroico "vigile del fuoco" che la Provvidenza invierà all'unica Chiesa di Cristo, porterà coraggiosamente in salvo lo scrigno preziosissimo del "depositum Fidei" esattamente come ha fatto il militare nella foto.
Buona lettura.

L'inter-comunione confonde la carità con la filantropia, lo sguardo su Dio con lo sguardo sull'uomo, la trascendenza con l'immanenza, la Chiesa con l'ONU, l'eresia con la santità e un libro con la Parola di Dio...

Soprattutto confonde la nostra personale trasformazione che viene dalla comunione con il Signore (giustificati in quanto trasformati da questa novità che ci converte e fa nuova la nostra vita, rendendoci più volitivi nella lotta contro il peccato) con una giustificazione comunitaria fatta di ponti, viadotti e tunnel del Gottardo, madre terra e le sue zucche piene e vuote, confermando ognuno nelle sue belle intenzioni, indipendentemente dai fatti.

Questa comunione celebra la nostra volontà e la spaccia per quella di Dio. 
Spezza il pane della pagnotta nutrendo solo la pancia, cioè quel che può capire. 
Anche così, educatamente, si deve ringraziare. 
Ma la vita che ne deriva non è eterna. 
E' questa. 
A termine. 
L'assenza di Dio è percepibile persino entrando in una chiesa durante la santa Messa: Gesù è il grande assente, si transita davanti al tabernacolo senza alcun riguardo, si chiacchiera prima, durante e dopo. 
Tutto scorre come un dovere e un compito, con poco amore e tanto meno devozione Figurarsi l'adorazione... 
Figurarsi il desiderio di vedere Dio e la consapevolezza di unirsi al suo sacrificio che guarisce, libera e salva ora e per l'eternità!

Nel comportamento dei cristiani alla messa (attorno all'altare, ma pensato al più come mensa) non traspare che siamo su questa terra, ma non siamo di questo mondo! 
Non traspare un'offerta di noi stessi disponibile alla persecuzione da parte di un mondo che non vuole Gesù, una volontà unita alla Sua e perciò il veder lavate le proprie vesti insozzate grazie al sangue dell'Agnello, così com'è per i santi, i somiglianti al Signore!

Il contemplare purifica il nostro cuore da tutto il mondo che contiene, abilitandoci a vedere Dio. 
Il contemplare è più importante del fare (lo dice persino il Concilio Vaticano II), perchè il fare è esposto alla superbia, alla soddisfazione del nostro gusto, alle esigenze della nostra volontà...
Invece il contemplare ci purifica, aprendoci alla volontà di Dio.

Il modernismo del mondo occidentale secolarizzato e secolarizzante ha azzerato la presenza di Dio: lo ha fatto nel protestantesimo e lo sta facendo tra i cattolici. 
Il rischio di un certo ecumenismo consiste proprio nel far incontrare due assenze di Dio, ugualmente reali e tragiche! 
Fa incontrare i progetti di due ONG che servono più o meno gli stessi utenti. 
Fa celebrare insieme due popoli ormai assuefatti a celebrare soprattutto la loro presenza e poco altro... 
Se la dottrina cattolica insegna che c'è una Presenza Reale, la realtà della pratica -da alcuni decenni- non lo dice affatto...

L’assenza di Dio nella nostra società si fa più pesante, la storia della sua rivelazione, di cui ci parla la Scrittura, sembra collocata in un passato che si allontana sempre di più. 
Occorre forse cedere alla pressione della secolarizzazione, diventare moderni mediante un annacquamento della fede? 
Questo chiese Benedetto XVI a Erfurt nel 2011 ai luterani...

Siamo alla vigilia del giorno dei morti... 

Perchè oggi Roma ammette la cremazione? 
Nel 1964 (CVII) la Chiesa cattolica (Piam et constantem) ribadiva di predicare l'inumazione, come da tradizione. 
Nel contempo dispose la sepoltura ecclesiastica anche per i fedeli che hanno scelto di farsi cremare, a condizione che la loro scelta non derivi della negazione dei dogmi cristiani, da appartenenze a sette, dall'odio verso la religione cattolica o verso la Chiesa.
Il corpo per il cristiano deriva dall'atto creativo di Dio e dalla fede nella risurrezione della carne. 
Anche il corpo di un defunto è corpo: accanto al defunto si celebra l'Eucaristia. 
E quel corpo, già morto, viene asperso con l'acqua del battesimo e incensato con rispetto. 
Poi viene onorato con la sepoltura, nuovamente benedetto, consegnato alla terra in attesa della resurrezione. 
Viceversa, se non ce ne importa nulla, visti i costi e i problemi di spazio nei cimiteri, è "meglio" un bell'inceneritore... 
Secolarizzante.
Ma con il beneplacito di chi ha ormai reso assente l'Eterno, tutto concentrato sull'ONG.