domenica 11 ottobre 2015

La distruzione dell'edificio cattolico strategia dell'invisibile: viene da Dio un sinodo per "definire" ciò che da Dio già possiede per definizione?

Ho trovato questo commento su uno stimato blog cattolico e lo propongo come riflessione serale al termine della XX Domenica dopo la Pentecoste (XXVIII del Tempo Ordinario ).
Mi spiace che non sia firmato ma questa forma di "anonimato" rende quelle parole come interamente offerte, come gesto d'amore, al Signore esattamente come fanno i Monaci Iconografi che omettono la loro firma nelle Icone perchè è Dio stesso a dipingerle  servendosi delle loro mani …  
Non potrebbero essere egualmente ispirate dall'Altissimo le sagge parole dell'Anonimo innamorato della Chiesa e del suo insostituibile ruolo salvifico?

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Faccio precedere per questo quelle ispirate parole dalla lettura, a mo' di preghiera, delle parti "mobili" di questa XX Domenica dopo la Pentecoste .
L'Antifona d'Introito Dan. 3, 31, 29 et 35 - Omnia quæ fecísti nobis, Dómine, in vero iudício fecísti, quia peccávimus tibi, et mandátis tuis non obedívimus: sed da glóriam nómini tuo, et fac nobíscum secúndum multitúdinem misericórdiæ tuæ. Ps. 118, 1 - Beáti immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini
Il GradualePs. 144, 15-16 - Oculi ómnium in te spérant, Dómine: et tu das illis escam in tempore opportúno.  
Aperis tu manum tuam: et imples omne ánimal benedictióne. 
Allelúia. Ps. 107, 2 - Parátum cor meum, Deus, parátum cor meum: cantábo, et psallam tibi, glória mea. Allelúia.
L'Antifona di OffertorioPs. 136, 1 - Super flúmina Babylónis illic sédimus, et flévimus: dum recordarémur tui, Sion.  
L'Antifona di Comunione :  Ps. 118, 49-50 - Meménto verbi tui servo tuo, Dómine, in quo mihi spem dedísti: hæc me consoláta est in humilitáte mea. 

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 La decostruzione dell'edificio cattolico:  strategia dell'invisibile 

"Il vero dramma, la vera sfida è il tentativo, ormai nemmeno troppo velato, di imporre una religiosità che parla di Dio ma senza la verità della rivelazione di Cristo, perciò "vagamente cristiana", intrisa di tutte le derive mondane e mondialiste che sfigurano la cattolicità e giustificano il peccato con la fede, senza farsi trasformare dalla grazia, per di più con simpatie veterotestamentarie che renderebbero non così decisivo il ruolo di Cristo nella redenzione.

Di fatto questa "massoterapia" in cui eccelle la Chiesa  riduce il Divin Medico a massaggiatore, forse ad allenatore, magari a infermiere, ma quel che ti somministra è tisane e zuccherini e tutto si risolve in filantropia e umanitarismo che si regge sull'idea del progresso e del "ex pluribus unum"... in cui persino Dio è accettato solo se funzionale a questo uomo che (si) fa la storia, promettendo benessere, pace e sicurezza costruiti su leggi e potere tecnocratico.

L'AntiCristo potrebbe non essere necessariamente una singola persona, ma chiunque incarni questa idea di uomo, prometeico e negatore del peccato di origine, che si fa popolo sviato. 
E il FalsoProfeta è chi si fa strumento e artefice di quella religione (sedicente cristiana) che anzichè smascherare l'uomo che non ha bisogno di essere redento e che rifiuta la salvezza che viene dalla croce/resurrezione (anti il Cristo, negandoLo) addirittura in nome di Cristo (tradendoLo) lo propone come interlocutore con cui dialogare e andare d'accordo!

A questo punto gli innegabili e tragici fanatismi di altre religioni sono persino degli ottimi specchietti per allodole, ottimi argomenti per avere altre priorità, o addirittura per cercare alleati nelle schiere che stanno facendo il gioco sporco, quello sottotraccia, ritenendo compromessi e concessioni con certi "buoni" e "presentabili", necessari per fronteggiare il nemico visibile, come se non fosse un interesse di quello invisibile.

Al Sinodo non si sta solo parlando di "famiglie" e di "misericordia", ma si stanno parlando -mescolati tra loro, anche se vestiti con la stessa "casacca"- sia coloro che operano per conto del Falso Profeta, sia quelli che hanno tuttora il dono della vera profezia cristiana. 
Pertanto sia chi sta facendosi portavoce dell'Anticristo, sia chi annuncia la verità di Cristo.

Qualunque cosa accada ad ottobre, si sa già come andrà a finire:  sarà (ovviamente N.d.R.) il Signore a condurre la storia. 
Adesso ci tocca quel che abbiamo seminato. 
Giorni fa c'è stato chi ha invitato a leggere per intero il testo biblico del profeta Malachia. 
Davvero impressionante. 
Attuale.
All'inizio del testo del libro di Malachia, Dio ha un interlocutore "capace" di intendere: Israele (ish-ra-El: letteralmente l'uomo che vede Dio). 
Non sfugga che il comando di Dio al popolo è: "Shema Israel", ovvero, ascolta, "uomo che vede Dio". 
Quindi c'è una capacità di vedere, di accorgersi e a quel punto la necessità di stare a sentire la volontà di Dio.

Gesù diceva spesso la frase "chi ha orecchi per intendere intenda". E allo stesso tempo si propone come Luce del mondo, necessaria per vederci chiaro. Guarisce i ciechi e i sordi.

Il dono dello Spirito santo, l'intelletto, non consta solo della razionalità degli idolatri della dea ragione (che con calcoli e strategie ragionano secondo il mondo cercando di dominarlo), bensì consta della purezza del cuore (cioè di una spiritualità umana non farcita di mondo, in grado di accogliere la gratuita rivelazione di Dio) e perciò di "vedere Dio". 

Israele vede Dio. 
Giuda no. 
E' lo stesso popolo, ma ha occhi diversi.

Che cosa fa Lucifero? In quanto puro spirito egli è portatore di luce (non sua).
A un certo punto si crede padrone della luce. 

Non vede più di Dio, ma vuole rubargli la luce. E vende quella luce rubata agli uomini, dicendo di fare come lui, per "essere come Dio". 
Lucifero è già stato sconfitto "in Cielo" e precipitato "in terra".

L'uomo prometeico è luciferino. 

Effettivamente la sede dell'ONU ha scelto di celebrare questa "idealità". 
La Luce di Cristo (la vera luce) non è accolta. Inadatta...

Il problema è che tutti gli uomini (tutti, nessuno escluso) incontreranno la Luce di Cristo. 

Per chi ha cuore puro, occhi umili e ascolta Dio sarà occasione di vedere ogni cosa con una chiarezza sconosciuta e una pace immensa. 
Per gli altri quella luce farà ciò che la sprigiona: brucerà, quanto serve a una purificazione o eternamente.

L'uomo prometeico impersonifica benissimo una falsità: l'uomo che tiene in mano la fiamma si scotta. 

Fa luce, ma scotta. 
Evidentemente piace... 
Avremo ciò che avremo scelto. 
Il Signore (Lui sì) rispetta la libertà che ha dato in dono. 
Prometeo ti dona anche molto fosforo (bianco come la neve, ma tutt'altro che Puro") se non capisci bene i suoi messaggi... Interessante.  
Ma non si sa che cosa possa accadere fino a quel momento. 
Perciò bisogna aver chiaro che il dialogare con chi annacqua e gode della decostruzione dell'edificio cattolico non è un'opzione tra le tante, ma è una strategia dell'invisibile, che invita i meno saggi attraverso certe ben orchestrate e spinte manifestazioni del male visibile.."