mercoledì 16 settembre 2015

Incoronazione dell'Icona di Santa Maria di Costantinopoli. Tolentino 15 settembre 2015



Tolentino. Martedì 15 settembre 2015, festa della Beata Vergine Addolorata, nella Chiesa del Santissimo Crocifisso il Vescovo Diocesano S.E.R. Mons. Nazzareno Marconi, ha incoronato l'antica effige restaurata della Madonna detta di Costantinopoli titolare di quella chiesa parrocchiale quando, prima delle soppressioni, c'era la comunità dei PP.Cappuccini.
Con il Vescovo hanno concelebrato alcuni Sacerdoti e Religiosi Agostiniani della Vicaria di Tolentino fra cui, ovviamente, il Parroco dell'Unità Pastorale del Centro Storico don Andrea Leonesi.
Con il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha
assistito la Rappresentante ufficiale dell'Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta ( SMOM) la Dott.ssa Valentina Sokolova (foto).
L'Icona è stata portata processionalmente dal Monastero Carmelitano di Santa Teresa dopo il canto del Vespro della festa della Madonna Addolorata. 
I rappresentanti delle Confraternite cittadine, rivestiti dei caratteristici abiti corali, hanno scortato l'Icona fino al termine della bella cerimonia preparata con ogni cura dal Cerimoniere Vescovile il giovane Sacerdote don Jacopo Foglia. 
 
Fin dai tempi del Concilio di Efeso sia in Oriente che in Occidente  le immagini della Santa Madre di Dio sono spesso ornate di una corona regale. 
La consuetudine di incoronare le immagini di Gesù Bambino e della beatissima Vergine Maria ha ricevuto una particolare attenzione da parte dei Romani Ponte­fici tanto che «spesso, o personalmente, o per mano di vescovi da loro delegati, ornarono di diadema immagini della Vergine Madre di Dio già insigni per la pubblica venerazione».

Per questo il rito per l'incoronazione delle immagini della beata Vergine Maria, fu accolto nella Liturgia romana.

Nell'azione rituale s'incorona prima l'immagine del Figlio e poi quella della Madre. 

La Marca centrale è  terra Mariana, poichè “Non fecit taliter omni nationi” ebbe il singolare privilegio di vedere   la miracolosa Traslazione della Santa Casa di Loreto nella notte fra il 9 e 10 dicembre 1296, testimoniata anche dal Taumaturgo di Tolentino San Nicola. 
Le Marche hanno annoverato molte incoronazioni di quadri e statue della Santissima Vergine Maria.

Nella  Città di Tolentino, ad esempio, il 17 maggio 1814 Papa Pio VII di ritorno dalla dura prigionia napoleonica, volle incoronare nella Basilica di San Nicola ( allora cattedrale perché i frati agostiniani erano stati cacciati) la statua della Madonna della Tempesta ed altre immagini mariane di alcuni paesi della Marca centrale che avevano molto sofferto a causa della feroce persecuzione contro la Chiesa ed il Clero, particolarmente contro gli Ordini Religiosi, ad opera degli illuministi rivoluzionari francesi.

Appena terminato il secondo conflitto mondiale l’8 settembre 1947 a Macerata, la splendida Civitas Mariae, ci fu la commovente e memorabile incoronazione della Madonna "Mater Misericordiae" per mano del Cardinale Fernando Cento, nativo di Pollenza.
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Questa antica effige della Madonna Orientale, anche detta di
Częstochowa , è devotamente inquadrata nella particolare devozione ascritta a questa chiesa che vantava il titolo di Santa Maria di Costantinopoli e che, prima delle soppressioni, apparteneva ai Padri Cappuccini .
La cornice attuale che impreziosisce l’Icona è una mirabile ed artistica coesione di pezzi antichi e  si avvale di una maglia metallica aurea con sfondo d’argento.

Ai quattro lati del quadro ci sono altrettanti angeli pure in argento che ricordano i quattro Evangelisti.

La collocazione delle pietre dure colorate nella cornice fa parte della tradizione iconografica sia orientale che occidentale.

Il colore rosso ricorda i nuovi martiri della fede, di cui il Papa ci parla tante volte: i nostri fratelli perseguitati perché cristiani soprattutto in Medio Oriente, specie in Siria ed in Iraq.

Il colore verde riassume la speranza che deve sempre albergare nel cuore del cristiano : la speranza che sorresse la nostra gente stremata dalla fame e dalla miseria durante l’ultimo conflitto mondiale semplicemente perché c’era fede!

La speranza, supportata dalla preghiera, diviene costante supplica al Signore affinchè possa donarci al più presto, al più presto… nuove e sante vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa.

Il colore giallo  è simbolo dello splendore della Santa Chiesa Cattolica e del nostro essere comunità “una cum” il Papa, il Vescovo e i presbiteri.

E’ anche un chiaro riferimento alla devozione della nostra gente alla Madonna Santissima per invocarne una particolare protezione per i bambini e per i giovani.

Come prevede il Rituale il Vescovo dapprima incoronerà il capo del Bambino e poi quello della Sua Santissima Madre.

Le corone, gioielli d’arte devozionale di fine ‘700,  sono il riassunto delle preghiere di tutta questa variegata comunità, offerte da alcune Famiglie per la protezione soprattutto dei giovani.

Come da antica tradizione, raccomandata e tramandata dagli anziani Sacerdoti, il Vescovo prima dell’incoronazione ha devotamente baciato le due corone affidando alla divina protezione persone che ne hanno bisogno.








Foto di Bruno Fianchini che ringraziamo di cuore !