giovedì 16 luglio 2015

I consigli troppo "umani" del Card.Martini a Ratzinger "se riesci a riformare la Curia bene, se no te ne vai"

Oggi è uscito un Articolo serio, equilibrato e realistico di Gian Guido Vecchi sul Corriere della Sera : «Quando Martini disse a Ratzinger: la Curia non cambia, devi lasciare» ( un consiglio fortemente intriso di umanesimo, utilitarista e modernista che non tiene conto della Grazia Divina ne' dell'azione che la Divina Provvidenza ha nel governo generale della Chiesa e del mondo. N.d.R. )
Il racconto di padre Silvano Fausti: al Conclave del 2005 l’ex arcivescovo di Milano puntò sul tedesco per evitare giochi sporchi di un papabile «strisciante»
Ecco la prima parte : " CITTÀ DEL VATICANO 
Padre Silvano Fausti raccontava che il momento era stato quando Benedetto XVI e Carlo Maria Martini si videro per l’ultima volta. Milano, incontro mondiale delle Famiglie, 2 giugno 2012, il cardinale malato da tempo era uscito dall’Aloisium di Gallarate per raggiungere il Papa.
Fu allora che si guardarono negli occhi e Martini, che sarebbe morto il 31 agosto, disse a Ratzinger: la Curia non si riforma, non ti resta che lasciare.
Benedetto XVI era tornato sfinito dal viaggio a Cuba, a fine marzo.
In estate cominciò a parlarne ai collaboratori più stretti che tentavano di dissuaderlo, a dicembre convocò il concistoro dove creò sei cardinali e neanche un europeo per «riequilibrare» il Collegio, l’11 febbraio 2013 dichiarò la sua «rinuncia» al pontificato.
Dimissioni «già programmate» dall’inizio del papato - se le cose non fossero andate come dovevano -, fin da quando al Conclave del 2005 Martini spostò i suoi consensi su Ratzinger per evitare i «giochi sporchi» che puntavano a eliminare tutti e due ed eleggere «uno di Curia, molto strisciante, che non ci è riuscito», rivela il padre gesuita".


Sull'elezione di Papa Benedetto come " frutto consistente" anche di quella parte  progressista del Sacro Collegio, avemmo conferma da un autorevole Prelato che,alcuni giorni dopo la fumata bianca del Conclave del 2005, ci disse : " Se io fossi stato Cardinale avrei votato Ratzinger. E' stata la soluzione migliore".


Osservando  alcune crucciate facce cardinalizie e le loro scomposte reazioni durante tutto il Pontificato di Benedetto XVI, l'elezione di Ratzinger sembra  dissolto veramente la : manovra per «far cadere ambedue» ( Martini - o Bergoglio- e Ratzinger N.d.R.) ed eleggere il cardinale «molto strisciante» di Curia. «Scoperto il trucco, Martini è andato la sera da Ratzinger e gli ha detto: accetta domani di diventare Papa con i miei voti» . Si trattava di fare pulizia. «Gli aveva detto: accetta tu, che sei in Curia da trent’anni e sei intelligente e onesto: se riesci a riformare la Curia bene, se no te ne vai». (Art. cit.)


La Via Crucis del Successore di Pietro Papa Benedetto s' era fatta veramente pesante  soprattutto dopo brutto capitolo della "questione Williamson" dopo il quale nulla fu più come prima.


Formalmente il Papa restava tale per non scandalizzare i fedeli ma fortemente sotto controllo.
Per un uomo onesto di Chiesa, tedesco , ciò era inaccettabile.

La Via Crucis Papale  arrivò così alla Decima Stazione : la spoliazione delle vesti.
Ricorderò sempre "... quanto un alto prelato ( d' impronta innovatrice ) mi disse pochi giorni dopo i funerali del Cardinale Martini ( provo a citare a memoria ) : “ I funerali – che videro un’enorme partecipazione di Cardinali, Vescovi e Sacerdoti – sono stati un concilio : il concilio di Milano !
Questa E’ la chiesa : a Roma ne debbono prendere atto !

Difatti ne presero atto e cinque mesi dopo Papa Benedetto XVI, Successore di Pietro e Vicario di N.S.G.C., rassegnò le dimissioni : l’ultimo atto di un Papa che aveva dovuto sopportare, per il supremo amore per la Chiesa e per la sua impossibile unità, una serie di imposizioni e di angherie che rimarranno sempre impresse nella nostra memoria come la via crucis di Papa Ratzinger !

Per la verità, senza tenere conto del “ concilio milanese ” tenuto in concomitanza della morte del Cardinale Martini, l’uscita di scena di Papa Benedetto XVI era già stata annunciata nel febbraio 2012 con un’inquietante indiscrezione del Card. Paolo Romeo che forse venne interpretata erroneamente dalla stampa come “ la morte del Papa” a seguito di un complotto e di un attentato.
Ma il Cardinale forse non aveva accennato alla morte corporale ma di un'uscita di scena del Papa … ed anche le date “indicate” dal Cardinale Romeo coincidono più o meno con l’abdicazione del Papa". (Cit.)


Il padre gesuita, ora defunto, secondo l'articolo del Corriere afferma che "Ratzinger non è scappato davanti ai lupi, nonostante attacchi e veleni interni che fino a Vatileaks ne hanno funestato il pontificato. Sa che è urgente agire e fare pulizia, ma sente di non averne più la forza".
Ma chi avrebbe dovuto sostenere l'anziano Papa se non, per strettissimo obbligo morale, tutti i Consacrati in primis quelli facenti parte della Curia e della Segreteria di Stato vaticana ?


Soprattutto chi sperava di trarre beneficio della debolezza del Papa prima per provocarne le Sue irrevocabili dimissioni aprendo le porte della Sistina ad un nuovo Conclave ?


Non facciamo delle valutazioni umane sulle dimissioni papali e sul conseguente Conclave che ha eletto l'attuale Pontefice Papa Francesco perchè a noi cattolici interessa solo una cosa : lo status della grazia divina che deve avvolgere la Chiesa per il suo bene spirituale.
Lo status della grazia divina è stato frantumato, dissolto e disperso dal vulnus, dalla ferita profonda e dal peccato delle provocate "dimissioni" del Papa.
L'elezione di nuovo Papa è sufficiente per riacquistare sic simpliciter lo status della grazia divina  ?
Esiste ora lo status della grazia divina nella Chiesa e nel mondo ?
Interrogativi che debbono rimanere impressi nella nostra mente e nella nostra anima.

Andrea Carradori

Immagine :  L'Aquila 28 aprile 2009 Papa Benedetto XVI " è entrato in Basilica di Collemaggio attraverso la porta santa ed ha venerato l’urna di Papa Celestino V, deponendovi come omaggio il Pallio che Gli è stato imposto nella celebrazione di inizio del Pontificato "