lunedì 28 luglio 2014

Caserta. Il Papa ha visitato gli evangelici/pentecostali . Invochiamo i Santi che, ispirati dallo Spirito Santo, hanno combattuto l'eresia protestante.

Sembra che il Papa ( salvo le solite smentite ufficiali ) all'incontro che oggi ha avuto con gli Evangelici/Pentecostali a Caserta abbia detto : «Tra quelli che hanno perseguitato e denunciato i pentecostali, quasi come fossero dei pazzi che rovinavano la razza, c'erano anche dei cattolici: io sono il pastore dei cattolici e vi chiedo perdono per quei fratelli e sorelle cattolici che non hanno capito e sono stati tentati dal diavolo» 
...
«
una tentazione dire: io sono la Chiesa tu sei la setta. Gesù ha pregato per l’unità. Lo Spirito Santo fa la diversità nella Chiesa. Lui fa la diversità. Ma poi lo stesso Spirito Santo fa l’unità e la Chiesa è una nella diversità. Una diversità riconciliata per lo Spirito Santo»  Fonte QUI


La Santa Chiesa Cattolica, checchè ne dicano i professionisti delle menzogne storiche , ha sempre condannato l'uso della violenza esaltando il giusto combattimento contro l'eresia come ha fatto San Giovanni Bosco ( vedere sotto ).

Noi ci ancoriamo con forti e resistenti catene d'acciaio all'infinita saggezza della Chiesa di sempre che  usa fermezza nei confronti dell'eresia e della diffusione dell'errore ma distribuisce un' infinita humanitas , di cui è Maestra, nei confronti dell'errante.

Quale  convergenza possiamo noi avere con i fratelli protestanti che con fierezza nei nostri difficili giorni non solo confermano le loro eresie antiche ma sostengono quelle aberrazioni in fatto morale e/o familiare che la società attuale sembra volerci "democraticamente" imporre  ?

Non sono anch'essi   cooperatori del Nuovo Ordine Mondiale che, sempre più chiaramente, mostra gli affilati denti  pronti per azzannare  tutti coloro che riconoscono Gesù Cristo :  Via, Verità e Vita ? 


Nel nome dei  Catechisti che ho avuto nella mia adolescenza e nella mia infanzia e di tutti i Sacerdoti che ho conosciuto dico con ogni cellula del mio DNA :  NO AL PROTESTANTESIMO !



Non c'è neppure bisogno che io ribadisca il pensiero teologico/pastorale dei miei educatori  perchè sono gli stessi evangelici e gli stessi pentecostali che rigettano con schifato orrore l'idea di un riavvicinamento con la Verità cristologica e con l'unica e vera Chiesa di Cristo : LEGGERE QUI quel che i nostri fratelli evangelici e protestanti  hanno scritto recentissimamente di questa prospettiva resa, secondo loro, più concreta con l'elevazione al Soglio Petrino dell'attuale Papa !


Posso, nel frattempo, fare sinceri ed entusiasti elogi per l'organizzazione culturale e musicale degli Anglicani e dei Luterani ma rifuggo come la peste le organizzazioni para-USA evangeliche e pentecostali che finanziate  oltreocenano vengono a dividere le nostre famiglie e le nostre comunità con crescente efficacia e furbizia !


Tutti conoscono l'odio che gli affiliati di quelle comunità instillano nei cuore dei cattolici per inoculare il veleno contro la Verità  : contro   la Madre di Dio, contro i Santi, contro la  Santissima Eucaristia , contro il Primato Petrino ... pare poco ??? 


La "loro" religione, ha commentato un Parroco, vuol essere facile ... senza dogmi, senza Maria Santissima Corredentrice , senza Santi e senza regole canoniche ...



Noi Cattolici NON dobbiamo però rinunciare, pena la salvezza della nostra anima, alla missionarietà e alla correzione dell'eretico : " E' come se un medico andasse da un suo paziente malato ai polmoni a scusarsi per non averlo visitato da tanto tempo e, vedendolo fumare, non gli dicesse niente perchè lo lascia libero di scegliersi la propria vita senza nemmeno provare a dirgli "Guarda che se smetti di fumare vivrai meglio e più a lungo". 
Allora che smetta di fare il medico visto che non lo sa fare".



In virtù dell'appartenenza alla vera Chiesa di Cristo abbiamo il dovere di essere missionari anche nei confronti dei fratelli evangelici e/o pentecostali per ricondurli nell'unico ovile dove li accoglierà il  Cristo Buon Pastore ! 
Questo è l'ecumenismo più bello e gradito al Signore Onnipotente !



Un Teologo  ha detto che i continui sbandamenti destra/sinistra/destra/sinistra della Chiesa, la casta prostituta, forse porteranno la Barca alla fine dei tempi nel Porto della Salvezza :


prima c'era l'esaltazione della Monarchia...
Poi è stata esaltata la Democrazia.
Prima c'era la condanna dell'eresia...
Poi è stato esaltato il dialogo .
E così via ...


Fin quando il giusto Giudice si sarà stancato ...
Allora saranno guai !

Don Bosco e i protestanti

« Scendevano a turno a Valdocco a disputare con me »

Le Letture Cattoliche furono accolte con consensi vastissi­mi. 
Il numero dei lettori fu straordinario. 
Ma questo suscitò l'ira dei protestanti. 
Provarono a combatterle con i loro giornali, con le loro Letture Evangeliche, ma non trovarono lettori. 
Allora passarono ad ogni sorta di attacco contro il povero don Bosco. 
Scendevano a turno a Valdocco, a disputare con me, persuasi che nessuno potesse resistere ai loro argomenti. 
I preti cattoli­ci, secondo loro, erano tutti gonzi, e con due parole si poteva­no mettere nel sacco.
Venivano a volte da soli, a volte in due, altre volte a gruppi. 
Io li ascoltavo sempre, e siccome non sapevano rispondere alle mie domande imbarazzanti, raccomandavo che si facessero ri­spondere dai loro ministri, e poi mi riferissero le risposte.
Vennero Amedeo Bert, Meille, l'evangelicó Pugno, poi tanti altri. 
Cercavano di persuadermi a non parlare, a interrompere la stampa dei nostri libretti. 
Ma non ottennero nulla. 
Questo accese la loro ira. 
Credo opportuno riferire alcuni fatti.


« Lasci stare le Letture Cattoliche »
Una domenica sera del mese di maggio mi furono annun­ciati due signori che venivano per parlarmi. 
Entrarono e si com­plimentarono a lungo con me. 
Poi uno cominciò a dire:
- Lei, signor Teologo, ha dalla natura un grande dono: quel­lo di farsi capire e leggere dal popolo. 
Perciò dovrebbe sfrutta­re questo dono prezioso in cose utili per l'umanità, mettendosi al servizio della scienza, delle arti, del commercio.
- Il mio tempo è tutto assorbito dalle Letture Cattoliche, a cui voglio dedicare ogni mia forza.
- Sarebbe molto meglio che scrivesse qualche buon libro per la gioventù: un volume di storia antica, un trattato di geo­grafia, o di fisica, o di geometria.
- E perché, secondo voi, non dovrei dedicarmi alle Letture Cattoliche?
- Perché sono argomenti fritti e rifritti.
- Questi argomenti sono già stati trattati in opere di cultu­ra, è vero. 
Ma nessuno li ha affrontati in maniera popolare. 
Ed è proprio questo lo scopo delle Letture Cattoliche.
- Questo lavoro, però, non le porta nessun vantaggio ma­teriale. Se si mette invece a scrivere i libri che le abbiamo sug­gerito, avrà un notevole guadagno da impiegare nel meraviglioso istituto che la Provvidenza le ha affidato. 
Possiamo addirittu­ra anticiparle una buona somma (mi porsero quattro biglietti da mille lire). 
E le assicuriamo che non sarà la nostra ultima offerta: le porteremo somme maggiori.
- Perché volete darmi tanto denaro?
- Per incoraggiarla a scrivere le opere che abbiamo sugge­rito, e per collaborare al suo splendido Oratorio.
- Scusatemi, signori, se non accetto il vostro denaro. 
Io non scriverò nessun altro libro. 
Continuerò a lavorare alle Let­ture Cattoliche.
- Ma è un lavoro inutile.
- Se è un lavoro inutile, perché preoccuparsi tanto? 
Per­ché spendere denaro per farmi smettere?
«Se esce di casa, è sicuro di rientrare?»
- Pensi bene a quello che fa. 
Rifiutando lei danneggia la sua opera, si espone a conseguenze e a pericoli...
- Signori, capisco molto bene quel che volete dirmi. Ma vi dico chiaro e tondo che quando sto dalla parte della verità non ho paura di nessuno. 
Facendomi prete, mi sono consacra­to al bene della Chiesa e della povera gente. 
E intendo conti­nuare a lavorare per questo, anche scrivendo e stampando le Letture Cattoliche.
- Lei fa male - dissero con voce minacciosa alzandosi in piedi. - Lei fa male, lei ci insulta. 
Se esce di casa, è sicuro di rientrare?
- Voi non conoscete i preti cattolici, signori. 
Finché vivo­no, lavorano per compiere il loro dovere. Se per far questo do­vessero morire, per loro sarebbe la più grande fortuna, la mas­sima gloria.
In quel momento li vidi così irritati che temevo mi picchias­sero. Mi alzai, misi una sedia tra me e loro, e aggiunsi:
- Se volessi usare la forza, non avrei nessuna paura di voi. 
Ma la forza dei preti è la pazienza e il perdono. 
Andatevene. 
Aprii la porta della camera:
- Buzzetti, dissi, conduci questi signori fino al cancello. 
Non conoscono bene la strada.
Rimasero confusi. 
Borbottarono:
- Ci rivedremo in un momento più opportuno.
Se ne uscirono con la faccia e gli occhi rossi di sdegno. 
Questo fatto fu pubblicato da alcuni giornali, e fu riferito in lungo e in largo dall'Armonia.

(Don Bosco) Memorie dell’Oratorio




Foto : ingresso del Papa nella struttura evangelica di Caserta