martedì 10 settembre 2013

La Veglia Cattolica per la Pace in Piazza San Pietro e l'esercito di Papa Francesco

Pensieri in libertà presi da alcune conversazioni su blog diversi .
Mi risparmiano la fatica di “aggiornare” il blog perché in questi giorni sono impegnato nelle feste in onore di San Nicola da Tolentino, Agostiniano.
Grazie agli Autori degli scritti per il loro “involontario” contributo.
Andrea Carradori

Sulla Veglia per la Pace con Papa Francesco in piazza San Pietro ( sabato 7 settembre 2010)

« Sono tornato dalla Veglia edificato.
La veglia è stata non solo edificante, ma spiritualmente altissima.
La Preghiera del Santo Rosario, intramezzata dalle meditazioni di Santa Teresa, e soprattutto l'Adorazione Eucaristica compiuta su un Altare Cattolico (il che non è poco, visti i tempi), sono stati momenti altissimi di Fede.

L'Adorazione Eucaristica ha occupato praticamente i 3/4 della veglia, e le letture, le preghiere e le meditazioni proclamate NON HANNO MESSO TRA PARENTESI L'UNICA DIVINITA' DI GESU' CRISTO, COL PADRE E LO SPIRITO SANTO, E L'UNICA VERITA' DELLA RELIGIONE CATTOLICA.

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Ho portato tutti voi con me, in preghiera.
La Veglia non è stata una "iattura", ma una Veglia CATTOLICA come poche ce ne sono state in questi ultimi decenni. »

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“ Tra l'altro le parole ( di Papa Francesco n.d.r.) di quest'oggi all'Angelus sono di una forza dirompente. Chi mai ultimamente ha osato parlare apertamente di menzogne e di interessi legati al commercio d'armi a livello planetario parlando dei potenti?
Il fatto è che pochi ancóra han capito davvero che l'età moderna è finita e strafinita: noi seguitiamo a usare le categorie del moderno (come "destra" e "sinistra"), ma in modo ormai totalmente equivoco. 
Ormai le parole han perso ogni significato, in un senso molto più radicale di quello che i più di noi sarebbero disposti a ammettere. Impera il nulla (non dico il "nichilismo", perché quell' "-ismo" implica qualcosa di strutturato, un pensiero, un'idea).

E tutti noi, si voglia o no, apparteniamo a questo contesto posmoderno.

Nel quale contesto, finita con tutto il resto anche la politica, ci unifica, e ci unificherà sempre di più (ammenoché Dio non ci liberi), un torbido sentire populista.


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“L'offerta del digiuno di moltissime persone e la preghiera salita al cielo da altrettanti fedeli (cattolici) sicuramente avrà una ricaduta di grazie sull'umanità. 
L'aver invocato questo potente aiuto a Dio é un grande merito del papa. 
È questo l'atto d'imperio di cui ringraziare il papa: come "comandante supremo" della Chiesa ha riconosciuto la gravità della situazione siriana (strano che nei commenti questo non venga mai accennato) ed ha invocato l'aiuto dell'Onnipotente (il nostro Generale Supremo) con gli strumenti più idonei, la preghiera ed il digiuno (tra l'altro sarebbe da verificare quanti sono i cattolici conciliari che l'hanno effettivamente seguito; non so ma credo che non siano poi così numerosi...).
Come e quale effetto avrà questa nostra chiamata alle armi spirituali non lo sappiamo, ma un effetto benefico per la nostra e l'altrui salvezza é sicuro.
Questo é il punto centrale su cui va messo l'accento.
Se poi il papa ha delle lacune ed anche se il suo appello fosse lacunoso, se anche altri non cattolici hanno pure pregato il loro dio, se addirittura alcuni ne hanno solo approfittato per farsi pubblicità, queste cose non annullano i meriti dei primi!
E noi non ci muoviamo solo a livello di immagine mediatica o di influenza sulle coscienze.
No, il soprannaturale é qualcosa d'altro e noi cattolici con il digiuno e la preghiera ci rivolgiamo con corpo, mente e spirito direttamente a Dio chiedendo il suo aiuto. 
Anche se accanto a noi siede un maomettano, un ebreo, un luterano o un pagano che prega a modo suo.
Confidiamo nella capacità del Signore di ascoltare la genuina richiesta di pace di molti uomini (tra cui moltissimi cattolici) e che sappia trasformare questa genuina richiesta di pace nel primo passo verso la conversione di tutti e di ogni uomo per dare quindi la sua vera pace alla Siria ed al mondo”.


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" La regalità di Cristo non è la retorica che lo spoglia di ogni mitezza e umiltà; Gesù continua a regnare dalla croce , croce che non si può mai brandire come una spada ideologica. Gesù ha dimostrato aperta simpatia per gli eretici del suo tempo (i Samaritani) ed anche antipatia per quelli che ritenevano di essere sempre nel giusto e irreprensibili ".

«Quante divisioni ha il Papa?» Le “masse cattoliche”

“ Anche il "mite e colto" Benedetto XVI non dubitava che esistano le masse cattoliche, ne conosceva le divisioni interne, conosceva le divisioni nei soldati e nella gerarchia, non temeva che disobbediscano ai suoi comandi e di comandi Benedetto XVI ne ha dati, sapeva che si sarebbero confrontati con l`ostilità di coloro ai quali erano rivolti, di coloro che avrebbero dovuto obbedire eppure ha agito, anche lui ha fatto "atti d`imperio", anche lui dal suo "balcone" ha comandato, ma è stato obbedito?
Era sicuro dell`obbedienza?
E se non lo era, se non è stato obbedito è perché non era un comandante con un rapporto fusionale e mistico con i fedeli e senza mediazioni???

A parte che quel rapporto l`ho vissuto e più di una volta, a Roma come in Val d`Aosta, anche se si esprimeva in modo diverso, più intimo, più raccolto, meno estroverso...anche se attraverso Papa Benedetto toccavamo Cristo.

Detto questo, Benedetto XVI ha forse avuto dalla sua parte, la gerarchia, i media?
Summorum Pontificum,
Anno sacerdotale,
Anno della Fede,
come sono stati accolti i suoi comandi? Da chi?
È stato obbedito?

E se non è stato obbedito è forse perché non era un uomo di comando?
O era perché i suoi "ordini" non erano graditi da chi doveva eseguirli?
Benedetto XVI è stato un comandante circondato da felloni, da falsi amici, da ribelli, si è scontrato con il potere parallelo di cordate, lobby, che hanno vanificato i suoi ordini, ha dovuto passare il suo tempo a lottare, a PULIRE le sporcizie che altri prima di lui avevano occultato, non ha potuto contare sulla lealtà, sull`OBBEDIENZA dei suoi subordinati.

Papa Bergoglio al contrario è dal primo momento esaltato, adulato, la gerarchia ha visto come i media lo hanno accolto allora stanno dietro a lui come un solo uomo, i problemi sono tutti lì, ma fa comodo questa immagine di una Chiesa bella, pura e bianca, dove soffia un`aria nuova, fresca, pura e leggera.
Le divisioni ci sono, e sono dolorose, non credo che Papa Bergoglio le abbia soppresse, la confusione e l ìgnoranza non sono sparite come per incanto, lo scempio dottrinale e liturgico, fonte di confusione e divisione, continua, non ho visto "el comandante Francisco" approffittare del suo potere e carisma per prendere dei provvedimenti.

Dimenticarlo e mettere l`accento sul carattere mite di Benedetto per dire, nemmeno fra le righe, che non ha saputo formare una massa responsabile, senza dubbi, distrazioni e ribellioni, precisando che non credo affatto che l`imperio di Papa Bergoglio abbia creato quella massa, mi dico anche che temerei piuttosto una massa che obbedisce al carisma imperioso e imperante di un comandante, abdicando l`uso della sua ragione e coscienza.
Vedremo nel futuro come Papa Bergoglio userà il suo "carisma" di "uomo di comando", vedremo quali atti di imperio compirà e vedremo gli effetti reali e non immaginari che produrranno sulla Chiesa e sui cattolici”.

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I tradizionalisti ci sono e io mi sento uno di loro. 
Non ci sono i CATTOLICI-E-BASTA perché altrimenti quando nel 2007 con estrema ingenuità sono andato a chiedere al mio parroco e a quelli delle parrocchie limitrofi una Messa antica non sarei stato trattato come uno zerbino; perché non sarei qui a supplicare al mio Vescovo da un anno una richiesta che ci è stata prima concessa e poi rifiutata. 
Non sarei stato trattato male solamente perché mi hanno visto con il Breviario del 1960. 
Se fossimo stati tutti "cattolici e basta" nessuno mi avrebbe trattato male in modo gratuito. Ed ecco perché molti tradizionalisti diventano "duri": perché ne hanno le scatole piene di entrare in chiesa e sapere di venire discriminati perché vorrebbero fare una Comunione in ginocchio o anche perché rimangono in Chiesa a ringraziare qualche minuto. Cominciassero i "non tradizionalisti" a non fare differenze, a non metterci in un ghetto, e vedrai che tanti tradizionalisti sarebbero meno duri. E basta ad offendere la FSSPX, che questi sul peccato ti dicono le cose come stanno senza tanti fronzoli come fanno tanti preti di tante parrocchie! Basta!!
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La voce dei veri perseguitati a causa della Croce e del Vangelo in Siria

“ Signore e signori,

permetteteci di farvi sapere quanto avvenuto oggi nella nostra città di Maloula, prima di ricordarvi dell’importanza di questa città. Alle quattro del mattino, ora di Damasco, i gruppi armati del cosiddetto “Esercito siriano libero”, i terroristi di Jabhat al-Nusra e gli assassini dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante hanno attaccato la nostra città, pacificamente situata nella provincia di Qalamoun. Poi hanno saccheggiato monasteri, chiese, trafugando le loro icone storiche, prima di esigere da tutti gli abitanti di convertirsi all’islam.

Sì, ecco cosa è successo all’alba di questo giorno nella nostra piccola città di Maloula. I gruppi armati si sono diffusi dappertutto, esponendo tutta la loro artiglieria in piazza dopo aver bloccato tutti gli accessi ai luoghi santi.

Questi atti criminali, questi saccheggi sistematici delle città cristiane, questo terrorismo che colpisce gli abitanti fa parte di un piano globale che ha lo scopo di cacciare i cristiani dalle loro terre d’origine. Ecco cosa stiamo vivendo ora che lo Stato è ancora forte. Cosa succederà quando non sarà più così, una volta che l’esercito degli Stati Uniti ci avrà bombardato?

Quello che attende i cristiani delle nostre città e villaggi, nelle mani di organizzazioni terroriste come Jabhat al-Nusra, è semplicemente terrificante. Possiamo forse sperare che tutte le terribili aggressioni subite dai monasteri e dalle chiese dalla cristianità – come a Ghassanieh, a San Simeone, a Homs – finiranno per risvegliare la coscienza del mondo perché riconosca il crimine terrorista commesso ai danni della Siria?

Noi non elencheremo neanche i massacri perpetrati in tutte le città e i villaggi dove abitano quelle che voi chiamate “minoranze”, perché li conoscete già nei dettagli!

Signore e signori, permettete che vi ricordiamo la storia di Maloula, che risale a migliaia di anni fa: all’epoca armena, quando dipendeva dal regno di Homs, all’epoca romana, quando si chiamava Celeokoboles, all’epoca bizantina, quando a partire dal IV secolo è diventata il centro di un episcopato di prima importanza durato fino al XVII secolo.

Permetteteci di parlarvi del Monastero di San Sergio , costruito nel VI secolo d.C. secondo la semplice architettura dell’epoca dei primi martiri. San Sergio era uno dei cavalieri di origine siriana giustiziato sotto il regno di re Maximanus nell’anno 297 d.C. Questo è una monastero che è rimasto intatto fino ad oggi!

Permetteteci di parlarvi del Monastero di Santa Tecla, dove sono conservati i resti della santa, figlia di un principe seleucide e cresciuta da san Paolo. Un luogo ben visibile da tutta la piccola città e dove l’acqua sarà per sempre “acqua benedetta”. Un luogo sorto davanti alla caverna dove lei si è rifugiata dopo essere sfuggita alla persecuzione dei romani. Un luogo che da allora è rimasto un simbolo della spiritualità e una testimonianza della vita dei santi. Qui i religiosi si prendono anche cura di tutti i pellegrini che vengono da ogni parte del mondo. Da lì si possono contemplare i rifugi rudimentali dove i primi cristiani hanno digiunato, meditato e pregato. Questo a riprova che Maloula è una città monastica dove si prega Dio il giorno come la notte.

Tutto questo è Maloula. Un luogo celebre meta di pellegrinaggi, dove una spaccatura nella montagna si riempie e si svuota dell’acqua in funzione delle stagioni, e dove i pellegrini sono venuti a cercare la benedizione, la guarigione e la purezza fin dalla notte dei tempi.

Gli abitanti di Maloula
La cosa grave è che i cristiani vengono sgozzati dai ribelli musulmani che impongono la legge coranica con la forza, ancora più grave che il Pontefice Romano non si cura del gregge che da Dio gli è stato affidato, ma a lui interessa solo fare bella figura con la stampa e l'ordine mondiale un papa di facciata senza sostanza per una che ne azzecca dieci ne sbaglia lui vuole una chiesa globalizzata con ebrei musulmani ortodossi e così via se tu sei pio ti adita di essere pelagiano Dio ci liberi presto da ogni sciagura e provveda per la sua Chiesa quanto prima


"Ho appena visto sul canale di informazione continua BFM, un servizio dalla Siria, ho visto il dolore e anche la collera dei cattolici, che sono stati finora protetti da Assad, temono di vedere ripetersi per la Siria quel che è già successo in Irak, svuotato dei cattolici, rifugiati anche in Siria, si domandano dove andranno, sanno che con i ribelli sostenuti dall`Occidente, per loro non c`è scampo.
Obama, e con lui chi vuole l`intervento, non sono per certo nel cuore dei cristiani siriani”.