giovedì 25 luglio 2013

Preparazione alla Messa ballerina, olè!

Dal blog Chiesaepostconcilio , una vera miniera di buon senso cattolico, ho copiato ( copia + incolla) alcuni interventi in margine alle Giornati Mondiali della Gioventù che si stanno tenendo in Brasile.
Ringrazio la Redazione di quel blog per quanto ci dona anche perchè riesce a stimolare opportunamente i commenti da parte dei Lettori.
A.C.

 ... Io continuo ad assistere, nemmeno basita, all`attenzione dei media di casa mia alla GMG, ne fanno i primi titoli, dopo la tragedia ferroviaria di Santiago di Compostela.
Trattamento ben diverso da quello che fu riservato a papa Benedetto!
E così leggo che il Papa è intervenuto sulla liberalizzazione delle droghe, però, mi dico, lì sembra che abbia parlato chiaro, cerco dunque il testo e leggo:
"La piaga del narcotraffico, che favorisce la violenza e semina dolore e morte, richiede un atto di coraggio di tutta la società. Non è con la liberalizzazione dell’uso delle droghe, come si sta discutendo in varie parti dell’America Latina, che si potrà ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica. E’ necessario affrontare i problemi che sono alla base del loro uso, promuovendo una maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita comune, accompagnando chi è in difficoltà e donando speranza nel futuro."
OK, bene, dunque Papa Bergoglio sa intervenire quando VUOLE e anche se potrebbe sembrare un`ingerenza negli affari interni di un Paese, dunque quando VUOLE sa assumere la sua responsabilità di guida morale per i cattolici(e non solo), perchè allora non lo ha fatto, e non lo fa, URBI ET ORBI, e non in un messaggio agli Irlandesi che nessuno ha letto e diffuso, su temi come aborto, eutanasia, matrimonio gay?
Forse che sono temi meno importanti?
Ho anche osservato che nemmeno con i giovani del mondo intero ha usato il termine "Papa", anche con loro si è definito "Vescovo di Roma".

Chissà i deliri per la flash mob, già definita la più grande del mondo, coreagrafata da una ballerina carioca (!) , con cui papa Bergoglio sarà accolto domenica 28 luglio, tutti i giovani si metteranno a ballare.....prima della Messa!
Una preparazione alla Messa ballerina, olè!
... Apro il computer, leggo on line qualche giornale, faccio un salto da vatican insider ma, visto l`alto rischio di overdose di melassa "dégoulinante", me ne vado in fretta non senza aver letto in diagonale le parole di Maradiaga che già si vede il genio della riforma della Curia, leggo:
L'intenzione è che le idee arrivino dal basso - ha spiegato Maradiaga - e tra i vescovi c'è un grande entusiasmo, c'è un grande desiderio di rafforzare la collegialità». 
Avere un «instrumentum laboris» con le proposte definite aiuterà il Papa nelle sue decisioni, ha spiegato il porporato."

Sapendo in che stato hanno ridotto la Chiesa i vescovi padroni onnipotenti a casa loro, lasciando liberi i ribelli, incoraggiando e legittimando derive e abusi, autori troppo sovente di magisteri paralleli e alternativi, minipapi nei loro minivaticani, la stragrande maggior parte di matrice progressista postsessantottina, o loro degni allievi, il loro entusiasmo è piuttosto di natura a darmi dei brividi di orrore.

«C'è un gran desiderio che il Papa sia meglio informato,..."

Ah certo, non dubito dell``oggettività delle informazioni di quei vescovi, della loro imparzialità, non dubito che le loro info saranno libere da ogni influenza ideologica!
Meglio informato?

" Il cardinale ha ribadito il previsto ridimensionamento della Segreteria di Stato e la necessità di evitare le duplicazioni, come quella esistente - a suo avviso - con il Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione e la Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli."

Il secondo essendo stato creato da Benedetto XVI....Fisichella sta tremando e questo spiega forse certe sue esternazioni modelli di piaggeria per il nuovo Papa, il primo è diretto da Filoni, il maggior sponsor-protettore del cnc e colui che sta insegnando la Chiesa a Bergoglio (papa Bergoglio dixit).
C`è da star tranquilli.
Ma, in fondo, perchè dovremmo esserlo?

Papa Francesco continua a dire che bisogna "uscire da noi stessi"? 
Anche in riferimento alla preghiera afferma questo concetto.
Sant'Agostino diceva il contrario: "per trovare la verità rientra in te stesso".
A me sembra che la Chiesa di oggi stia dando più importanza all' esteriorità rispetto all'interiorità. Non c'è più il primato della contemplazione nella Chiesa.
Gesù dice a Marta che sua sorella  ha scelto la parte migliore: la contemplazione. 
La Chiesa di oggi non sta scegliendo la parte migliore.
Sant'Agostino afferma che "chi impara a pregare impara a vivere", oggi la Chiesa afferma "chi impara a vivere impara a pregare".
C'è un ribaltamento delle essenze! 
La Chiesa di oggi, con l'enfasi sulla prassi ha perso in generale la preminenza dell'adorazione.
Questo papa, in particolare, sta esprimendo alcuni concetti-chiave, sempre gli stessi, che lasciano fuori un necessario allargamento d'orizzonte e approfondimento. 
Il problema è che sono sulla cresta dell'onda progressista.

C'era il tempo in cui partecipavo alle riunioni pastorali in diocesi, in forania e in parrocchia. Oh, non sanno più dove sbattere la testa per portare la gente in chiesa! 
Da quando poi hanno deciso di far corrispondere piani pastorali con programmi politici sinistrorsi (catto-comunismo) la situazione è decisamente peggiorata. Sono entrate certe idee nella Chiesa che neanche con la calce viva le puoi più disinfettare. 
Pertanto vedo e noto che ormai la situazione è talmente caduta in basso (ovviamente il pensiero dominante non lo ammetterà mai che è così) che qualsiasi persona con qualsiasi idea con qualsiasi pensiero che sappia trovare un po' di consenso, quella va bene. 
Non importa cosa dice o cosa fa. l'importante è che faccia venire qualcuno. 
Ecco le pagliacciate, i mielosi e stomachevoli spettacolini liturgici, l'insistenza sul comunitarismo, la super collegialità, ... tutto va bene, l'importante è portare qualcuno dopo che tanti se ne sono andati.

A questo proposito appare significativo quanto scritto da Messori qualche tempo fa: "Chi, oggi, pur tra coloro che si definiscono cattolici e che si accostano ai sacramenti, chi penserebbe a escludere dalla sua vita coniugale gli anticoncezionali; o a distogliere il parente divorziato dal risposarsi; o a vietare alla figlia i rapporti sessuali con il compagno; o a dissuadere le coppie dalle convivenze, esortando alle nozze? Il praticante cattolico medio europeo sembra coincidere, nella prassi morale, col laico della postmodernità, senza differenze rilevanti".

... Il Magistero della Chiesa per bocca di Pietro , in una delle ultime udienze  di Benedetto XVI, ha affermato :
"Da sempre gli uomini sono stati ricolmi – e oggi lo sono quanto mai – del desiderio di “essere come Dio”, di raggiungere essi stessi l’altezza di Dio. 
In tutte le invenzioni dello spirito umano si cerca, in ultima analisi, di ottenere delle ali, per potersi elevare all’altezza dell’Essere, per diventare indipendenti, totalmente liberi, come lo è Dio. 
Tante cose l’umanità ha potuto realizzare: siamo in grado di volare. 
Possiamo vederci, ascoltarci e parlarci da un capo all’altro del mondo. 
E tuttavia, la forza di gravità che ci tira in basso è potente. Insieme con le nostre capacità non è cresciuto soltanto il bene. 
Anche le possibilità del male sono aumentate e si pongono come tempeste minacciose sopra la storia. 
Anche i nostri limiti sono rimasti: basti pensare alle catastrofi che in questi mesi hanno afflitto e continuano ad affliggere l’umanità.
I Padri hanno detto che l’uomo sta nel punto d’intersezione tra due campi di gravitazione. 
C’è anzitutto la forza di gravità che tira in basso – verso l’egoismo, verso la menzogna e verso il male; la gravità che ci abbassa e ci allontana dall’altezza di Dio. Dall’altro lato c’è la forza di gravità dell’amore di Dio: l’essere amati da Dio e la risposta del nostro amore ci attirano verso l’alto. L’uomo si trova in mezzo a questa duplice forza di gravità, e tutto dipende dallo sfuggire al campo di gravitazione del male e diventare liberi di lasciarsi totalmente attirare dalla forza di gravità di Dio, che ci rende veri, ci eleva, ci dona la vera libertà....
Il Salmo processionale 24, che la Chiesa ci propone come “canto di ascesa” per la liturgia di oggi, indica alcuni elementi concreti, che appartengono alla nostra ascesa e senza i quali non possiamo essere sollevati in alto: le mani innocenti, il cuore puro, il rifiuto della menzogna, la ricerca del volto di Dio. 
Le grandi conquiste della tecnica ci rendono liberi e sono elementi del progresso dell’umanità soltanto se sono unite a questi atteggiamenti – se le nostre mani diventano innocenti e il nostro cuore puro, se siamo in ricerca della verità, in ricerca di Dio stesso, e ci lasciamo toccare ed interpellare dal suo amore. 
Tutti questi elementi dell’ascesa sono efficaci soltanto se in umiltà riconosciamo che dobbiamo essere attirati verso l’alto; se abbandoniamo la superbia di volere noi stessi farci Dio."