giovedì 11 luglio 2013

Il dovere dei Cattolici !

Tranquillizziamo alcuni nostri Lettori che scorgono nel nostro blog alcune note critiche all’attuale Pontificato :  giammai !
Utilizziamo per questo le sagge parole che una nostra Amica ha scritto su facebook.
Da parte nostra ripetiamo, fino allo sfinimento, che ogni nota che potrebbe apparire “critica” è rivolta nei confronti  del potere massmediatico a che stranamente ( e ipocritamente) plaude sempre all’attuale Successore di Pietro mentre … per quasi otto anni ha crocifisso Colui che pure lo ( stesso ) Spirito Santo aveva designato nell’Alto Ministero Petrino.
Abbiamo cercato di svelare nei precedenti post l’origine e i mandanti della Via Crucis percorsa da Benedetto XVI fin dai primi istanti del Suo Pontificato.
C' un solo modo, cristianamente perfetto, per dimostrare amore vero per il Papa : pregare per Lui ! 
Anche il non cedere, con spirito di ruffianante lecchineria , alla tentazione di avallare certe scelte che di liturgico non hanno nulla, perché sono espressione evidente di vuota demagogia popolar-populista, è un modo per dimostrarci amanti del Papa e della Verità.
Ci dispiace, infine, che nel suo intervento la nostra Amica, che ha scritto le belle parole che postiamo, sia incorsa in alcune celebrazioni maleodoranti di “abusi liturgici”.
Ci auguriamo che anche l’attuale Pontefice voglia continuare ad “investire” sulla Liturgia come ha fatto il Suo mite e fin troppo buono Predecessore.
Oh! come sarebbe bello e santo se Papa Francesco, con l’energia che gli è propria, volesse sguainare la spada per recidere le mostruose creature post conciliari che affliggono i Fedeli con una serie di diabolici “abusi liturgici” !
Oremus pro Pontifice nostro.
Andrea Carradori


« Nessuno dovrebbe giudicare il Santo Padre, neanche io l'ho fatto e ne mi permetto è Pietro ed è il Vicario di Cristo. 
Con la mia sottolineatura volevo precisare il pericolo in cui si cade volendo guardare all'eccessivo abuso che si fa dell'ostentazione del Santo Padre alla sobrietà. 
Purtroppo, e lo dobbiamo dire ed ammettere, perchè andiamo a Messa tutti ... parecchi sacerdoti ormai (sempre in nome della sobrietà - che hanno frainteso e distorto a loro piacimento e favore) si spogliano sempre di più dei paramenti sacri durante le celebrazioni ed ostentano nelle chiese orpelli che poco c'entrano con la casa di Dio...per non parlare di noi fedeli, che in chiesa siamo al mercato del pesce quando si fanno le aste d'acquisto....che entriamo in pantaloncini, ciabatte e canotte - quando va bene - o con pantaloni talmente bassi da far vedere gli indumenti intimi, non curanti del luogo dove siamo, sia che siamo all'aperto (stadio o campi scuola) sia che siamo al chiuso, la Messa è Messa ed il Sacrificio della Croce con Cristo inchiodato da noi e per noi è lo stesso e quindi ordine e decenza!. 
Se fossimo chiamati in un'aula di tribunale per difendere noi stessi o qualcun altro davanti ad un magistrato ci vestiremmo così, no di certo! 
Rischieremmo una condanna per vilipendio alla Corte...e allora davanti a Dio dovremmo strisciare con la faccia a terra e completamente coperti per la vergogna. 
Ma se la vuoi sapere tutta, la mia paura e che stiamo andando verso bicchieri di plastica usati come Calici, piattini di plastica piccoli da dolce usati come Patene e contenitori di plastica con coperchio(quelli da mettere in frigo per gli avanzi) usati come Pissidi nei Tabernacoli (che ormai per trovarli o gli fai la video chiamata o cerchi delle porte chiuse con delle luci elettriche rosse esterne - come quelle che trovi fuori dalle sale di radiologia che ne indicano la presenza e l'esecuzione di un esame - Del resto nelle chiese sono già entrate le luci da discoteca, i palloncini, i nasi da clown....e tanto altro, che ci vuole il passo e breve. …
Saremo giudicati non sulla sola Carità e Solidarietà Cristiana praticata, ma sulla TESTIMONIANZA DELLA VERA VERITA' DI DIO E SULLA DIFESA DELLA STESSA. 
Il caro Papa Francesco non deve dimenticare ciò che disse il Poverello di Assisi del quale porta il nome...la vera povertà la usava per se stesso, la voleva per i propri fratelli e frati, ma tuonava ed urlava se per le cose di Dio c'era sciatteria o superficialità. 
A DIO l'oro e lo sfarzo da lui erano pretesi, come la devota pompa durante le celebrazioni delle Sante Messe ».