domenica 2 giugno 2013

La natura geme per le offese contro Dio e contro Benedetto XVI !


Inutile girarci tanto attorno : gli avversi eventi atmosferici che si stanno abbattendo con i conseguenti gravissimi danni per l’agricoltura possono essere considerati come un’ammonizione divina per i nostri peccati pubblici e privati ?
Come dobbiamo interpretare con gli occhi della fede gli sconvolgimenti della natura a cui stiamo assistendo ?
Dio  ci ama e dispone del creato per istaurare la Sua legge d’amore !
In Cristo sono indissolubilmente legate croce e resurrezione, sofferenza e gloria, umiliazione ed esaltazione .
Tutta la storia dell'umanità è scandita dalle diverse manifestazioni e rilevazioni che Dio ha intrapreso nel desiderio di salvare l'uomo dal peccato.
L’uomo, lontano dall'amore e dalla legge di Dio, su istigazione del diavolo, nemico di Dio e dell'uomo, ha subito la morte , derivante dalla disobbedienza originale.
La morte e le sofferenze umane derivano dalla libera conseguenza dell'uso della libertà dell'uomo iniziata con il peccato originale.
Dice l’Apostolo Giacomo : “Nessuno, quando cade in tentazione, dica di essere tentato da Dio, perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male. Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce (Giacomo 1,13-14)”.

Il castigo divino, il rendere “puro, casto"   è un mezzo per redimere e per convertire l'uomo facendoci accostare con umiltà e pentimento ai piedi della Croce da cui venne la nostra salvezza.
Dio " purifica " o "castiga" l'uomo e  ci ripete l’ammonimento : " Se non vi convertite perirete tutti allo stesso modo…" (Lc 13,3)
Non è la minaccia ma l’anticipazione degli eventi che accadranno sicuramente se non ci vogliamo convertire , non è la vendetta ma la manifestazione della misericordia divina !
Tutto ciò che accade attraverso calamità naturali ha origine dal peccato e dalla diffusione, istituzionalizzata, dei comportamenti contrari alla Legge di Dio.
L’Apostolo Paolo al riguardo, nella lettera ai Romani dice :
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo”. (Rm 8,19-23).

Il castigo fa parte del “ piano pedagogico” di Dio, finalizzato alla conversione dell'uomo. 
E’ il peccato possa che produce effetti devastanti e distruttivi !
La Chiesa, d’Occidente e d’Oriente, ha sempre conservato il sacro legame con la natura : l’uomo è soltanto il custode della madre terra verso la quale nutre rispetto come per le cose sacre.
I Sacerdoti e i fedeli erano soliti baciare la terra al termine delle stupende Liturgie delle Rogazioni ( maggiori e minori ) e delle altre devozioni simili pure contenute nel Benedizionale Romano.
L’ antichissima orazione , del sacramentario Gelasiano , supplica il Signore affinchè , dimenticando i peccati della comunità, conceda la Sua misericordiosa clemenza :" Oremus. Ad te nos, Domine, clamantes exaudi: et aëris serenitatem nobis tribue supplicantibus ; ut, qui iuste pro peccatis nostris affligimur, misericordia tua praeveniente, clementiam sentiamus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum, qui vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum.Amen"
La natura, nonostante la dose incessabile di preghiera dal cuore delle anime buone e pie, mostra a tutti  il suo lamento e il suo pianto a causa dell' ’implacabile e spietata persecuzione inflitta al Successore di Pietro Papa Benedetto XVI  in tutti i suoi anni di Pontificato e proprio in questo infausto anno sfociata nell'entrata in clausura del Pontefice !
Per i cristiani sono possibili le gioie e le sofferenze, le sconfitte e le vittorie, i martirii e i trionfi !
Dio , che ascolta le preghiere degli umili e dei giusti, nel momento della prova ci mostra che anche la natura piange e geme per le ingiuste sofferenze che sono state scagliate contro il  Dolce Cristo in terra durante il Suo altissimo ministero petrino.
Preghiamo e facciamo penitenza perché le oscure forze del male, istituzionalizzate e purtroppo ramificate anche intra Ecclesia, non riservino le stesse sofferenze al regnante Pontefice Papa Francesco che ha devotamente affidato la Sua missione pastorale alla sicura protezione della Madonna di Fatima, 
Alla Madre di Dio  ha rivolto questa tenera preghiera : " Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi; fa’ che. sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù tra le mille parole di questo mondo; fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo, ogni persona che incontriamo, specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà. Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore, perché sappiamo obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù, senza tentennamenti; donaci il coraggio della decisione, di non lasciarci trascinare perché altri orientino la nostra vita.
Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano “in fretta” verso gli altri, per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù, per portare, come te, nel mondo la luce del Vangelo. Amen.
"
Come la Passione di Cristo e la sua morte hanno purificato e redento il mondo, così anche la nostra partecipazione alle Sue sofferenze, contribuisce, nell'economia della salvezza, alla redenzione e purificazione delle anime.
La Sacra Scrittura infatti ci insegna :Chi s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano” (Ebrei 11,6);
Dio è amore” (1 Giovanni 4,8) e "Il Signore è ricco di misericordia e di compassione (Giacomo 5,11; Salmo 86,15: Salmo 103,8) ;
Dio ascolta la preghiera dei giusti ma è lontano dalle invocazioni degli empi” (Proverbi 15,29; Salmo 34,15-16; Giovanni 9,31; 1 Pietro 3,10-12);
"Dio resiste ai superbi ma fa grazia agli umili" (Giacomo 4,6; Proverbi 3,34);
Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio” (2 Pietro 2,9);
Dio è fedele e non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze, ma con la tentazione ci darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla” (1 Corinzi 10,13);
Dio si prende cura di noi” (1 Pietro 5,7) e “non rifiuterà di fare del bene a quelli che camminano rettamente” (Salmo 84,11-12).
Di fronte a questi avvenimenti la devozione alla Madonna Santissima ci offre un porto sicuro: il Suo Cuore Immacolato, per questo noi tutti dobbiamo guardare al futuro con gli occhi della speranza.   
La promessa del Trionfo di Dio nel mondo si realizzerà solo attraverso la preghiera e la penitenza !
Oremus !
Andrea Carradori