giovedì 7 marzo 2013

“Noi ci troviamo in stato di necessità, stato di necessità per venire in soccorso delle vostre anime, per venire in vostro aiuto”


Gli Eminentissimi Cardinali, riuniti in Vaticano per le congregazioni generali prima dell’imminente Conclave, dovrebbero tutti insieme, indistintamente, far proprie le sante parole che S.E.R. Mons. Marcel Lefebvre , loro Confratello nell’Episcopato, pronunciò il 30 giugno 1988 nella Santa Messa per la Consacrazione Episcopale di quattro Vescovi della Fraternità Sacerdotale San Pio X “una manifestazione spirituale, che esprime la vostra gioia per avere infine dei vescovi e dei sacerdoti cattolici che salvino le vostre anime, che diano alle vostre anime la vita di Nostro Signore Gesù Cristo, con la dottrina, con i sacramenti, con la Fede, col sacrificio della Messa, vita di Nostro Signore di cui avete bisogno per andare in Cielo, e che è in procinto di sparire dappertutto in questa Chiesa conciliare che segue dei cammini che non sono i cammini cattolici e che conducono molto semplicemente all’apostasia.
Qualcuno si domanderà se è legittimo invocare ora, come nel 1988, lo “stato di necessità nella Chiesa Cattolica.
Mi sembra di sentire la voce di tutti quei papi a partire da Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, San Pio X, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, che dicono:
«Di grazia, di grazia, che state facendo dei nostri insegnamenti? della nostra predicazione? della Fede cattolica? la state abbandonando? la state lasciando sparire da questa terra? Di grazia, di grazia, continuate a conservare questo tesoro che vi abbiamo dato. Non abbandonate i fedeli! Non abbandonate la Chiesa! Continuate la Chiesa! Poiché, a partire dal concilio, ciò che noi abbiamo condannato ecco che le autorità romane l’adottano e lo professano, com’è possibile?” (S.E.R. Mons. Marcel Lefebvre ,Omelia, citata, del 30 giugno 1988)
La risposta più autorevole a questo angosciante quesito è giunta direttamente da Papa Benedetto XVI nel discorso del 14 febbraio scorso pronunciato ( a braccio ) ai Parroci e al Clero romano in occasione del tradizionale incontro d’inizio Quaresima.
Parlando infatti del Concilio Vaticano II, di cui Ratzinger fu attivo protagonista, il Papa ha voluto distinguere il  “Concilio dei media …accessibile a tutti. Quindi, questo era quello dominante, più efficiente, ha creato tante calamità, tanti problemi, realmente tante miserie: seminari chiusi, conventi chiusi, liturgia banalizzata …”
Peccato che una buona parte degli attuali “dirigenti” curiali cavalcano lo spirito del “concilio dei media” per accumulare, nel nome del populismo e della demagogia progressista, prestigiosi incarichi ecclesiali.
Molti di essi li ritroviamo ora incaricati dalla Divina Provvidenza nel tremendo compito di " aprire docilmente i cuori e le menti all’azione dello Spirito Santo " che deve donare il nuovo Papa alla comunità ecclesiale.
La Chiesa è “in stato di necessità” ( inutile nascondersi dietro un dito …). 
Lo Spirito Santo donerà il giusto rimedio per rimettere la Barca di Pietro sulla giusta rotta .  
Voi, Cardinali di Santa Romana Chiesa, non vogliate però rattristare lo Spirito Santo di Dio col quale foste segnati !
Amen.
Andrea Carradori