giovedì 21 marzo 2013

All'inizio del Pontificato di Papa Francesco riprendiamo e diffondiamo la preghiera di Leone XIII al Santo Arcangelo


Condividiamo tutti questa santa esortazione di un devoto Sacerdote.

" Nell'ora in cui inizia un nuovo Pontificato, deve elevarsi unanime la preghiera da tutta la Chiesa per il Successore di Pietro. 
Non è necessario pregare soltanto per impetrare il sostegno della grazia divina su Papa Francesco, e nemmeno per chiedere di saper essere obbedienti al suo magistero e fedeli alla sua persona. 
E' necessario soprattutto per sconfiggere l'opera di Satana, che vuole trarre da questo avvenimento nuovi motivi per dividere gli animi e sedurre con la menzogna.
Dobbiamo ricorrere con fiducia al principe delle milizie celesti, l'Arcangelo S. Michele. 
Egli, che si contrappose a Lucifero, deve ora sostenere la Chiesa e le anime fedeli nella lotta contro coloro che vogliono insidiare il primato di Dio. 
Il venerabile Paolo VI indicò la presenza del fumo di Satana dentro le sacre cortine. 
Da allora, con virulenza mai vista nella storia, il diavolo ha offuscato le menti e i cuori con una crisi di fede da cui derivano i molti mali deplorati da più parti. 
E' opera del demonio attirare l'attenzione sulle immoralità che affliggono la Chiesa e non sulle sue cause. 
E' opera sua la contrapposizione alla fede di sempre. 
E' sua la creazione di un falso Concilio, che si è imposto come il vero Concilio. 
E' sua la dissacrazione del culto divino, come sua è la riduzione della fede ad una morale dell'impegno sociale.
Sono molti coloro che sperano di impossessarsi dell'insegnamento del Papa per giustificare le loro dottrine, che sono in realtà pensieri di uomini, e per contrapporre, ancora una volta, le urgenze dell'ora presente alla fede che la Chiesa deve trasmettere immutata.
E' più che mai necessario implorare il soccorso di S. Michele.
Riprendiamo e diffondiamo la preghiera di Leone XIII al Santo Arcangelo. 
Chiediamo ai Sacerdoti di tornare a recitarla alla fine della Messa. Magari in privato, se si pensa di non poterlo fare al termine della celebrazione, trattenendosi ai piedi dell'altare, o recitandola mentre si raggiunge la sagrestia. Diffondiamola nei gruppi di preghiera, proponiamola al termine del Rosario, inseriamola tra le preghiere che i fedeli sono soliti elevare al termine della Messa. Chiediamo tante cose alla nostra gente. 
Nessuno si meraviglierà se chiediamo di pregare per la Chiesa e per il Papa".

Ave Maria
Prega per noi, o santa Madre di Dio
Affinché diventiamo degni delle promesse del Cristo.

Preghiamo
O Dio, nostro rifugio e nostra forza, guarda propizio al popolo che Ti invoca: e per l’intercessione dell’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, di San Giuseppe, suo purissimo Sposo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, esaudisci, misericordioso e benigno, le preghiere che Ti presentiamo per la conversione dei peccatori, per la libertà e l’esaltazione della nostra santa Madre Chiesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen
O San Michele Arcangelo, difendici nella lotta, sii tu il nostro aiuto contro l’astuzia e le insidie del diavolo.
Ti supplichiamo :
che il Signore lo incateni ; e tu, principe della milizia celeste, caccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che a perdizione delle anime vanno errando per il mondo.
M - Così sia.
Cuore sacratissimo di Gesù
(si ripete per tre volte).
Abbi pietà di noi.
( Nell'espressione latina )

Ave Maria
Ora pro nobis, sancta Dei Génitrix
Ut digni efficiámur promissiónibus Christi.
Orémus
Deus refúgium nostrum et virtus, pópulum ad te clamántem propítius réspice; et intercedénte gloriósa et immaculáta Vírgine Dei Genitríce Maria, cum beáto Ioseph, eius Sponso, ac beátis Apóstolis tuis Petro et Paulo, et ómnibus Sanctis, quas pro conversióne peccatórum, pro libertáte et exaltatióne sanctæ Matris Ecclésiæ, preces effúndimus, miséricors et benígnus exáudi. Per eúmdem Christum Dóminum nostrum.
Amen.
Sancte Míchael Archángele, defénde nos in prælio, contra nequítiam et insídias diáboli esto præsídium. Imperet illi Deus, súpplices deprecámur: tuque, Prínceps militiae cœléstis, Sátanam aliósque spíritus malígnos, qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo, divina virtúte, in inférnum detrúde.
M - Amen.
Cor Iesu sacratíssimum (ripetitur ter).
Miserére nobis.