martedì 15 maggio 2012

PAPA BENEDETTO XVI AD AREZZO: “SI VEDE CHE SIAMO NELLA PATRIA DI GUIDO D’AREZZO” COMMENTANDO LA BELLA ESECUZIONE DEI CORI DIRETTI DAL M° LORENZO DONATI

Stavo cercando in rete alcune foto della bella Messa di Papa Benedetto XVI  ad Arezzo quando mi sono imbattuto in articolo che inizia così : 
"Papa-Flop ad Arezzo. In una città spettrale, blindata e vuota, meno di un terzo delle 30.000 persone annunciate hanno partecipato alla Santa Messa di Papa Ratzinger ad Arezzo.
Indipendentemente da qualsiasi considerazione di carattere religioso, nelle speranze di tutti la visita del Papa nella nostra città sarebbe dovuta essere un grande biglietto da visita per un rilancio turistico.  …”
Non mi interessa sapere quanti fossero stati in realtà i fedeli presenti alla Messa del Papa ad Arezzo anche perchè non ho motivo di diffidare delle stime ufficiali fornite dalla stampa e dalle forze dell'ordine.
Mi dispiace   che l'articolo  di Angelo Rossi parla solo della Città di Arezzo transennata e vuota dimenticando di elogiare quanti han reso possibile l'allestimento della bella liturgia celebrata al campo sportivo di Arezzo.
Da un sito informativo locale mi sarei aspettato almeno  una lode particolare per il servizio musicale che, come va di moda oggi, ha confermato un'eccellenza nazionale, troppo spesso ignorata : la coralità, professionale o dilettantistica, che sopperisce alla cronica diseducazione musicale di cui soffre, dal secondo dopoguerra, il nostro bel Paese.
Tutti coloro che posseggono senso di obiettività hanno dato il  giusto riconoscimento, professionale ed umano, alle migliaia di professionisti e di volontari che hanno reso possibile quell'impegnativo evento.
Per fortuna ci ha pensato il Papa in primis a ringraziare i tanti angeli custodi che hanno preparato con ogni cura la Messa al campo sportivo. 
Ma il Papa ha fatto di più !
Da attento musicista e  cultore della buona musica ha esclamato : “SI VEDE CHE SIAMO NELLA PATRIA DI GUIDO D’AREZZO”.
Dalla ripresa televisiva ufficiale  abbiamo notato  che gli occhi del Papa brillavano di gioia nell'ascolto delle belle esecuzioni corali dirette dal Maestro Lorenzo Donati.
Ci viene quasi da supporre che il Papa sia informato preventivamente delle "belle sorprese", soprattutto musicali, che lo attendono durante i suoi viaggi pastorali e che la fonte proviene proprio da ambienti musicali ...
Diversi indizi ce lo fanno pensare ...
La particolarità dell’evento di domenica 13 maggio ci fa ammirare ancora una volta l'opera del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Santo Padre Mons. Guido Marini, fedele interprete e traduttore del pensiero del Papa per la Liturgia che  ha voluto valorizzare le risorse corali locali a cui è stato affidato il compito di arricchire in modo preciso e stupendo la celebrazione papale.
Vorrei anche a queste mie parole seguisse un clik QUI per godere del video della Santa Messa di Papa Benedetto XVI ad Arezzo con le musiche dirette dal sullodato Maestro Donati.
Vi consiglio anche di leggere il breve articolo che accompagna il video che Cantuale Antonianum ha scelto per commentare un momento davvero commovente quando il Papa, finalmente libero dall'invadente Arcivescovo Riccardo Fontana, che lo ha pure afferrato per il braccio per mostrargli il  altare nuovo del Duomo,  quello, per intenderci, con l'orribile  sagoma della zanzara deforme ( come lo lo hanno appellato gli aretini),  ha potuto sostare in preghiera nella Cappella della Madonna del Conforto, ascoltando estasiato il soavissimo canto di  laude mariana, con parole del Petrarca, stupendamente eseguita da due cantori di 13 e 12 anni. 
Conoscendo l'indole dei chierici ci vien da pensare ad un antico adagio popolare : passata la festa , gabbato lo santo ...” 
Chissà se in quelle belle e storiche terre potranno avere trovare ancora ospitalità delle liturgie così curate ed arricchite da musiche corali  di alto livello ...
Mi auguro di poter postare a breve il programma musicale eseguito alla Messa Papale  che ha confermato ancora una volta la ricchezza artistica  del popolo toscano che ha effuso in tutto il mondo la cultura umanistica nata proprio in quelle belle e benedette terre.
Andrea Carradori