martedì 10 aprile 2012

ABUSI LITURGICI. IL PIANTO DI UNA FEDELE. AFFIDIAMOCI ALLA DIVINA MISERICORDIA.

La  Domenica in Albis è stata dedicata dal Beato Giovanni Paolo II  alla Divina Misericordia di Gesù secondo il desiderio che il Divin Redentore volle comunicare alla mistica Santa Santa Faustina Kowalska. : « Desidero che questa immagine venga esposta al pubblico al prima domenica dopo Pasqua. Tale domenica è la festa della Misericordia. Attraverso il Verbo Incarnato faccio conoscere l’abisso della Mia Misericordia » (Q I, pag. 46) « Figlia Mia, guarda l’abisso della Mia Misericordia e rendo onore e gloria a questa Mia Misericordia e fallo in questo modo : riunisci tutti i peccatori del mondo intero ed immergili nell’abisso della Mia Misericordia. Desidero le anime, figlia Mia. Nel giorno della Mia festa, nella festa della Misericordia, attraverserai il mondo intero e condurrai le anime avvilite alla sorgente della Mia Misericordia. Io le guarirò e le fortificherò » (Q I, pag. 104)
L'intento di questo post è di raccomandare alla Divina Misericordia quei Vescovi che non sanno custodire il patrimonio più importante che hanno ricevuto al momento della loro ordinazione episcopale : la sacra liturgia.
L'occasione ci è stata data da un'email che  una fedele , sofferente a colpa dei continui abusi liturgici nella sua diocesi, pare assecondati dal vescovo locale a cui si era più volte inutilmente rivolta, ci ha inviato .
Le parole, schiette e decise, della fedele sono l'espressione di una lunga sofferenza, sopportata, assieme ad altri, pazientemente .
Non vogliamo fare un'elencazione degli abusi : non compaiono nell'email e non sono certamente autorizzato a fare pettecolezzi ...
Purtroppo dobbiamo constatare lo strano comportamento che il vescovo ha avuto con  i fedeli che si erano recati da lui per denunciare i continui abusi liturgici di cui erano testimoni.
Dopo aver ascoltato i fedeli li ha liquidati  con lo  sbrigativo e sprezzante giudizio di "mentalità lefebvriana"  .
Vorremmo specificare che  era del tutto sconosciuta in loro ogni tematica  "lefebvriana".
Il vescovo ha, invece,  ottenuto che alcuni fedeli, imboccata l’A14,hanno iniziato  a frequentare un Priorato della Fraternità Sacerdotale San Pio X !
Complimenti allo zelo pastorale del vescovo ! 
Pur di non ammettere (e porre rimedio) agli abusi liturgici nella sua diocesi quel Pastore ha preferito che alcuni suoi fedeli si rechino in un Priorato che non si trova in comunione disciplinare con la Santa Sede !
Non parliamo poi della celebrazione della Santa Messa secondo le normative della Summorum Pontificum nella diocesi dell’altezzoso vescovo … è più facile che un cammello entri dentro la cruna di un ago ...
Raccomandiamo per questo  alla Divina Misericordia di Nostro Signore Gesù Cristo il vescovo che fa finta di non sentire gli appelli dei suoi stessi figli d’adozione.
Ecco il testo della dolente fedele :
“Secondo alcune Congregazioni romane, a cui sono stata costretta a rivolgermi ( a causa dei continui abusi liturgici nella sua Diocesi N.d.R.) noi laici dobbiamo cercare di far moltiplicare la celebrazione della Messa antica per far cessare gli abusi, perchè le Congregazioni (belle volpi, che sono!), hanno pure il coraggio di dire:" Noi non abbiamo alcun modo per far cessare gli abusi nella liturgia ordinaria ..."
Questa frase, è una bella arrampicata sugli specchi.
La verità è un’altra : le Congregazioni non possono assolutamente intervenire per fare cessare gli abusi ( che sono tutte OFFESE FATTE A N. S. GESU' CRISTO e vanno anche a DANNO delle anime!!!!) e questi abusi continuano imperterriti e appunto, lavandosene le mani, cercano sempre la scusante dei laici, affinchè intervengano loro (come se non lo stessimo già facendo da un bel pezzo), quando invece, le prime a dovere intervenire devono essere in modo particolare le Congregazioni: altrimenti, cosa ci stanno a fare ?
Ma stiamo scherzando?!
Loro, sanno benissimo che noi laici più di un tot non possiamo fare, perché siamo osteggiati dai nostri vescovi e anche dalla maggior parte dei sacerdoti, mentre loro invece possono fare molto più di noi, se solamente lo VOLESSERO, perchè, non spetta a noi laici intervenire emanando delle regole, ma spetta proprio a loro, in quanto collaboratori del Santo Padre!
Qui, si continua a dare un colpo al cerchio e uno alla botte (facendo anche finta di accontentare noi laici, per quanto riguarda la Messa antica) se ne guardano bene dal dire che i responsabili sono soprattutto loro, in quanto, possono benissimo esercitare il loro potere nel fermare i troppi abusi che accadono nella maggior parte delle diocesi, ma non lo fanno ed anzi, esercitano piuttosto il loro potere nel far firmare un preambolo ai lefebvriani: lì, sì, che sono molto veloci a prendere provvedimenti, ma guarda un po'...!
Si vede che non credono che gli abusi liturgici non  offese fatte al Signore e alla salvezza delle anime …altrimenti, non se ne starebbero con le mani in mano, altrimenti essi cercherebbero piuttosto di emettere delle regole (sempre conformi alla volontà di Dio) e anche di farle rispettare”.