sabato 17 settembre 2011

• "La Chiesa di Roma è radice e madre di tutte le Chiese. Chi abbandona la Cattedra di Pietro, su cui è fondata la Chiesa, si illude di restare nella Chiesa." (San Cipriano di Cartagine, "De Catholicae Ecclesiae Unitate")


Chi tradisce il Vangelo è come un ladro e come tale deve essere considerato!
Nella Diocesi di Montefeltro-San Marino, che si sviluppa in parte nel territorio marchigiano, il Vescovo e i buoni fedeli sono rimasti sconcertati per l’apostasia che uno sciagurato ormai ex parroco ha fatto della vera religione cattolica aderendo ad una comunità evangelica.
Questo tradimento gravissimo di un prete cattolico è stato il frutto nefasto di una delle tante "missioni protestanti"   attive anche in piccoli centri di casa nostra.
Non è comunque questa la notizia.
Il vero motivo di questa mia riflessione è l'ammirazione che ripongo nei confronti del Vescovo di quella Diocesi  Mons. Luigi Negri, dalla salda fede e dal coraggio quasi unico nell’episcopato italiano , uno che sa parlare, con estrema franchezza, il linguaggio evangelico del si,si,no,no.
Di fronte all’inquietante episodio, consumato in cattivissima fede e con l’inganno nel cuore ( l’ex prete aveva spudoratamente mentito diverse volte al suo vescovo) ho lodato in cuor mio la reazione che questo degno Successore degli Apostoli  ha avuto condannando senza alcuna esitazione l'eresia.
La lettera del sullodato Vescovo è senza buonismi alla moda e inconsistenti questioni  irenico-ecumeniche.
E' stato utilizzato solo  il linguaggio della Chiesa con lo scopo di salvare le anime del gregge  .
C'è chi mal sopporta il termine eretico, come se questa fosse una calunnia infamante. 
Definire qualcuno eretico non significa ingiuriarlo: l'eresia è sostanzialmente una deviazione dalla Verità Rivelata per mezzo della Sola, Unica Chiesa con a capo Pietro a cui è stato affidato il Depositum Fidei. Forse l'ex prete ha avuto una formazione teologica non del tutto ortodossa come succede a molti preti,  sostanzialmente protestanti-liberali  che detengono  posizioni rilevanti  nella Chiesa cattolica.
Io che, a causa dell'età anagrafica, ho avuto una formazione pre-conciliare ( mi spiace di dover usare questa terminologia) quando ricevetti la Santa Cresima sapevo già perfettamente cos’era il protestantesimo . Osserviamo, spesso nelle TV, diversi preti protestatari sponsorizzati dai media che " hanno posizioni di "protestantesimo liberale" e ben oltre, fino a travalicare il Cristianesimo stesso in una specie di filantropismo ( post ) gesuano. Uno di costoro ha scritto che arriverà il momento di riesaminare i dogmi mariani; ce n'è un altro, che pure sembra una brava persona e un gran filantropo, a cui vanno bene i rapporti prematrimoniali purchè accompagnati dall'amore, le unioni gay, i Pacs, e conclude dice che non è bene celebrare la Messa tutti i giorni perchè così -perde di solennità- ".
L’invadenza protestante anche nelle nostre terre si sta rivolgendo verso le comunità straniere ( rumeni ed ex jugoslavi) spesso fra l'indiffenza totale dei nostri pastori, parroci e vescovi.
Accompagnati anche da vistosi “doni”, i nuovi adepti si illudono che le organizzazioni protestanti  possono essere  in grado di migliorare il loro  status sociale .
Debbo dire che negli ortodossi ha prevalso ancora una volta l'antidoto della devozione, che aveva preservato quelle popolazioni dall'ateismo nel tempo delle feroci persecuzioni comuniste.
“Siamo invasi dai protestanti ? Cosa possiamo fare per arginare il loro flusso ? Vanno di casa in casa con quella falsa bontà e dimostrando falso interesse per le persone solo per attirarle nella loro rete. Lo scopo di tutte queste sette è disgregare la chiesa santa cattolica apostolica romana. Chi c'è dietro questo progetto ? Quali lobbies ? Quali poteri forti ci stanno ? Dobbiamo unire le forze e contrastare questi falsi maestri”.
Viene spesso la tentazione di gridare al complotto, al nemico esterno.
Pensiamo, dapprima, ai pericoli, assai più perniciosi e distruttivi, che vengono dall’interno della comunità ecclesiale, i preti, cioè, che pur esternamente dichiarandosi in comunione con il Papa e con i Vescovi, fanno del tutto per distruggere le espressioni della fede cattolica : dai sacramenti, alcuni dei quali non vengono più neppure amministrati, alle devozioni passando per la Liturgia.
L'altare, rivolto versus populum, è l'icona più eloquente del pericoloso avvicinamento cattolico, taggato post Concilio, verso il variegato mondo protestante..
In molte diocesi e in diverse parrocchie la superficiale interpretazione dell’ecumenismo produce anche pericolose frequentazioni con i sempre più agguerriti protestanti.
E' bello e salutare leggere quanto Papa Pio XI scrisse nell'Enciclica Mortalium Animos :  la preoccupazione, fondata, di quel Pontefice deve essere di stimolo  per tutti di aggrapparci al deposito della vera fede .
A.C.
( Foto : ecumenismo unilaterale. Una chiesa cattolica dissacrata a Bressanone per farvi celebrare il culto protestante )